sabato 29 novembre 2014

6a giornata: PDG Toscana-Sagres 1-5 (Salemi 2, autorete, Barzagli,Ferraro).

La sintesi.
Prima vittoria stagionale per il Sagres nonostante una prestazione non all'altezza delle ultime uscite. Contro un avversario non proprio temibile, però, è bastata il contributo individuale di alcuni singoli per portare a casa i tre punti, anche se il gioco espresso (soprattutto nel primo tempo) non ha incantato. Dopo un brutto inizio è servito il gol del PDG Toscana per svegliare gli uomini di Nesi, bravi a reagire e a portarsi sul 2-1 con cui si è chiuso il primo tempo. Nella ripresa, interpretata decisamente meglio, a parte un leggero sbandamento a metà frazione i portoghesi hanno dominato e sono andati a segno altre tre volte, sfruttando un clamoroso autogol per scavare il solco decisivo.
Il primo squillo stagionale è quanto serviva ai biancoblu per prendere coscienza dei propri mezzi. Il prossimo turno, molto impegnativo, potrà dire molto sulle reali potenzialità della squadra, che quantomeno ha dimostrato di poter lottare fino all'ultimo in questa categoria. Adelante Sagres!

Le pagelle.
Bechelli 7: a guardarlo in pochi gli danno credito, ma tra i pali è un gatto e arriva su palloni difficili come un vero portiere. Sventa un tiro libero e piazza almeno tre interventi di pregio, salvando il 2-1 con un'uscita miracolosa a inizio secondo tempo. Fa perdere un paio di anni di vita al mister con un dribbling su un avversario in pressing di gran classe. Higuita.
Cammelli 6: parte dall'inizio ma non carbura subito, anzi, sembra freddo e si fa superare da attaccanti che solitamente fermerebbe senza neppure pensarci. Con il passare dei minuti prende confidenza col match e, per fortuna, il suo miglior momento coincide col blackout temporaneo di Molinelli. Non propriamente a suo agio con la palla tra i piedi... Ruvido.
Molinelli 6,5: quando entra riesce subito a dare un ottimo contributo sia in difesa che, incredibilmente, in attacco. Non soffre gli avversari ed è lui a propiziare il gol del pareggio con un'azione personale conclusa con un bel filtrante per Salemi. Rischia di fare la frittata nella ripresa a causa di un'errata valutazione di un anticipo. Astigmatismo.
Barzagli 7: è uno di quei giocatori che ogni allenatore vorrebbe. Generoso e polivalente, come centrale non lesina le randellate e sulla fascia è preciso e puntuale in entrambe le fasi, come dimostra il gol da attaccante d'area con cui mette in ghiacciaia il risultato. Due partite giocate, due gol e due vittorie. Sentenza.
Biagini 6,5: nonostante sia appena alla seconda presenza sembra già a suo agio con i compagni. Ottimo quando deve contenere, è sempre difficile da superare e strappa applausi con un paio di chiusure di grande importanza. In avanti non è appariscente, ma è dotato di un sinistro insidioso col quale è in grado sia di concludere che di tentare l'appoggio di qualità. Sicurezza.
Magi 6: nel primo tempo è quasi irriconoscibile, in quanto non trova praticamente mai la misura dei passaggi e sembra in difficoltà quando deve impostare. Sopperisce con la corsa e nella ripresa è più a suo agio, come dimostrano alcune belle combinazioni coi compagni, anche se come al solito è poco lucido sotto porta. Avrebbe bisogno di riposare, ma quando? Stakanov.
Ferraro 7,5: immarcabile, fa il bello e il cattivo tempo nella metà campo avversaria e regala anche alcune giocate strappa-applauso. Molto altruista nonostante il ruolo, cerca più il passaggio che il tiro e alla fine il computo è infatti di 2-1 in favore degli assist. Per una sera evita addirittura di parlare con l'arbitro, un miracolo che tutti si augurano di vedere a ogni partita. Mutolo.
Salemi 7,5: parafrasando Cesare, "venni, segnai, vinsi". Realizza una doppietta di fondamentale importanza ed è imprescindibile per la capacità di tenere il pallone, far salire la squadra e cercare la sponda per l'inserimento di uno dei laterali. Con un po' più di continuità potrebbe lottare per la classifica cannonieri. Bomber.

Nesi 7: gestisce benissimo i cambi, nonostante non sia abituato ad avere tre giocatori in panchina, ed è anche flessibile nelle scelte dei ruoli. Ottimo quando sperimenta nuove soluzioni, stupisce per il coraggio nel mettere dentro contemporaneamente Salemi e Ferraro (spostato in fascia), azzardo che lo ripaga con l'uno-due che ribalta lo svantaggio iniziale. Bravo anche a mantenere la calma di fronte alla polemica sul pallone a rimbalzo controllato. Aplomb.

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