Sfiorata l’impresa per un Sagres largamente rimaneggiato, ma comunque in grado di dare battaglia fino all’ultimo minuto all’Olimpia Tavola. I portoghesi hanno dunque concluso la stagione al quarto posto, completando una grande cavalcata nel girone di ritorno con la promozione in serie B e arrendendosi solo in semifinale agli A.S.Surdi, laureatisi poi campioni con il 4-1 rifilato ieri al C.A. Montemurlo.
Una serie di sfortunate coincidenze toglie alla squadra Magi, Ferraro e Falangi, e nonostante la buona volontà Molinelli non è in grado di giocare; la formazione assomiglia perciò al parto di una mente perversa, visto che è composta da Sonnoli, Cammelli, Barzagli, Sanna e Cirelli, in campo da titolare e per quasi tutta la durata della partita. L’atteggiamento tattico possibile è uno solo: squadra raccolta nella propria metà campo, Sanna ad agire da difensore aggiunto e Cirelli unica punta col compito di disturbare i portatori di palla avversari; la fase offensiva si basa ovviamente sul contropiede e sulle iniziative del capitano, che prova spesso a partire da lontano, saltare l’uomo e accentrarsi per il tiro. Contro ogni pronostico i bianco-rossoverdi tengono benissimo fino alla metà del primo tempo, difendendosi con ordine (ottimo Sonnoli sulle conclusioni dell’Olimpia) e pungendo con alcune ripartenze insidiose; purtroppo la panchina è cortissima e il fiato, complice anche il caldo pazzesco nella fornace della Cartaia, comincia a calare, cosicché un claudicante Molinelli è costretto a entrare per dare un cambio al Bister. Col numero 14 in campo il Sagres subisce la prima rete avversaria, un autogol di Barzagli su un tiro-cross dalla destra. All’intervallo il risultato è di 1-0 per l’Olimpia, ma dopo pochi minuti della ripresa Sanna batte una punizione insidiosa da sinistra e trova il tocco del numero 6 avversario che ristabilisce la parità anche nel numero di autoreti. La partita diventa accesa nonostante la posta in palio sia solo il terzo posto e i portoghesi riprendono a giocare con grandissima intelligenza, occupando gli spazi e facendo il possibile per lasciare ai rivali solo tiri da lontano. E’ proprio su una di queste conclusioni da fuori, però, che l’Olimpia si riporta avanti, complice anche un’altra deviazione (stavolta assai lieve) di Barzagli. I bianco-rossoverdi non perdono le speranze e provano a scoprirsi un po’, pressando con due giocatori e alzando il baricentro, e costruiscono alcune occasioni, la più ghiotta delle quali capita sul destro di Molinelli (entrato temporaneamente per fare il puntero), che colpisce di collo pieno dopo una respinta del portiere su tiro di Sanna ma manda il pallone a lato. L’assalto finale del Sagres produce un tiro da fuori insidioso di Cammelli e un palo di Sanna da corner, tuttavia l’Olimpia resiste e a 30 secondi dalla fine piazza il 3-1 con il più classico dei contropiedi.
Si chiude con una sconfitta la stagione 2010/2011 del Sagres, un risultato veramente immeritato considerando la qualità della prestazione e le condizioni di emergenza assoluta con cui la squadra si è presentata all’ultima partita. Il blog però non va in vacanza: appuntamento alla prossima settimana con le statistiche definitive e il pagellone finale!
Sonnoli 7,5: dimostra di essersi ripreso molto bene dopo gli errori in semifinale ed è grazie alle sue parate che il Sagres riesce a rimanere in partita fino al termine del match. Forse è un po’ in ritardo sul tiro da lontano del 2-1, ma è l’unica sbavatura all’interno di 40 minuti pieni di concentrazione e reattività. Straordinaria una parata a mano aperta, da terra, nell’uno contro uno di fronte a un avversario solissimo, con il braccio che si allunga come fosse di gomma. Tiramolla.
Cammelli 7,5: è l’unico difensore puro in campo e deve ricorrere a tutta la sua esperienza per metterci una pezza quando serve. Guida la difesa con l’autorità di un Beckenbauer e si fa saltare solo una volta in occasione del 3-1, e comunque a risultato ampiamente compromesso. Nel finale si butta avanti con tutta la generosità di cui dispone, impegna il portiere con un tiro da fuori e all’ultimo minuto semina il panico con una discesa irresistibile sulla destra conclusa con un tiro deviato in calcio d’angolo. Slalom.
Barzagli 7: stavolta la palma di re degli autogol va a lui con una rete e mezzo nella porta sbagliata. Nel primo tempo devia infatti col petto un pallone a mezz’altezza, mentre nella ripresa il suo tocco di suola su tiro da lontano è molto più leggero e probabilmente meno decisivo. Autoreti a parte, alla seconda partita consecutiva in difesa fornisce una prestazione determinata e molto convincente, soffrendo poco gli attaccanti dell’Olimpia e dando un contributo non banale in fase di impostazione. Regista.
Molinelli s.v.: gioca al massimo quattro minuti divisi in due spezzoni, tocca pochissimi palloni ma fa quasi il miracolo spedendone uno fuori di un niente. Rimpianto.
Sanna 8: all’ultima partita della stagione offre una delle migliori prestazioni dell’intero campionato, e riesce nel difficile compito di coniugare attitudine difensiva e pericolosità palla al piede. Segna il gol del pareggio, colpisce due pali da calcio d’angolo e mette lo zampino praticamente in tutte le azioni della squadra, seminando spesso il panico nella retroguardia avversaria quando parte da lontano per creare superiorità con i suoi dribbling. Peccato non averlo visto sempre così, ma avrà tempo per rifarsi. Incisivo.
Cirelli 7: dopo aver assaggiato il campo sia come portiere che come giocatore di movimento, stavolta gli tocca disputare una gara intera da unica punta, e proprio contro una delle squadre più forti affrontate quest’anno. Data la caratura dell’avversario non sfigura affatto, tutt’altro, e pur non riuscendo ad andare al tiro è preziosissimo per come fa spazio agli inserimenti da dietro e per il pressing sui difensori. A fine partita sembra quasi il più fresco di tutti nonostante la temperatura di 3000° Fahrenheit. Esagerato.