domenica 25 novembre 2012

4a giornata: Sagres F.C. 1-2 The Flowers (Barzagli).

Quarta sconfitta in altrettante partite per il Sagres, che dopo più di un mese di campionato non riesce ancora a riscuotersi dall'incantesimo di cui sembra prigioniero fin dall'anno scorso. Come in un incubo sempre uguale, infatti, i portoghesi perdono senza meritarlo davvero di fronte ad un avversario chiaramente alla propria portata, denunciando ancora una volta limiti caratteriali più che di gioco. Ad onor del vero, bisogna comunque rilevare che se la fase difensiva (terza giornata a parte) è stata fin qui all'altezza, non altrettanto si può dire per quella offensiva; con la miseria di quattro gol fatti, i biancoverdi sono all'ultimo posto per reti realizzate ed è chiaro che dovranno invertire la rotta, altrimenti sarà molto difficile tornare alla vittoria.
Mister Nesi deve fronteggiare svariate assenze (Zupo, Pagliuca e Cammelli) e può contare solo su sei uomini, ma non si perde d'animo e manda in campo un quintetto composto da Chiani, Molinelli, Barzagli, Magi e Sanna. La squadra si schiera secondo l'ormai consueto rombo ma all'inizio ha parecchie difficoltà nel fronteggiare il pressing altissimo dei Flowers, che non produce comunque occasioni clamorose; col passare dei minuti la situazione cambia e i portoghesi alzano il baricentro, passando poi in vantaggio grazie alla rete di Barzagli su calcio d'angolo di Magi, uno schema ormai collaudatissimo. Sanna e compagni in questa fase sono padroni del campo e dovrebbero approfittarne per incrementare il vantaggio, tuttavia non riescono a mettere dentro il 2-0 e finiscono per essere raggiunti in chiusura di tempo. La rete del pari nasce peraltro da un'azione pericolosissima dei biancoverdi, che si presentano in 3 davanti al portiere ma non riescono a concludere; la difesa libera e incredibilmente parte un contropiede in campo aperto che si conclude con il gol dell'1-1. Nella ripresa la partita è ancor più equilibrata: i Flowers cercano spesso il tiro da fuori e colpiscono diversi pali, il Sagres si chiude, riparte e sfiora la rete con Sanna, Barzagli e Magi, fermato solo da un miracolo del portiere. Su una punizione dalla sinistra a pochi minuti dal termine, però, Chiani non è perfetto e viene battuto per la seconda volta. I portoghesi si lanciano all'attacco nel tentativo di strappare almeno un punto, rischiano molto in contropiede ma riuscirebbero anche a conquistare un rigore con Molinelli, abbattuto in area al momento del tiro; l'arbitro però non vede l'intervento da dietro del difensore dei Flowers sul numero 14 e lascia proseguire.
Finisce così con una sconfitta per 2-1 un'altra gara con luci e ombre per i biancoverdi, che in ogni caso avrebbero potuto ottenere un altro risultato con maggior cattiveria davanti e più attenzione nel non concedere ripartenze comode agli avversari. La situazione si è già fatta difficile, ora servono grinta, carattere e palle d'acciaio per uscirne. Dai cazzo!

Le pagelle.

Chiani 6-: rispetto alla settimana prima è molto meno sollecitato, e quando non riesce a intervenire ci sono comunque i pali a parare per lui. Purtroppo commette un errore decisivo in occasione del gol della vittoria, il primo di una stagione fin qui praticamente perfetta. Che sia colpa degli orari  delle partite? Vecchio.
Molinelli 6: anche stavolta gioca meglio nel primo tempo che nel secondo, dove denuncia qualche amnesia di troppo. Nesi lo cazzia perché nel finale si lancia avanti come la più sfrontata delle punte e si dimentica di coprire. Si guadagnerebbe un rigore proprio all'ultimo secondo, ma l'arbitro fa finta di nulla. Cascatore.
Barzagli 7: prima della partita il mister è chiaro e gli riassume i suoi compiti in tre parole. Attacca, difendi, segna. Detto fatto, il numero 9 dimostra subito di aver capito tutto e si fa sentire in entrambe le fasi (specie da ultimo uomo, dove gioca in modo inappuntabile) e mette a segno il gol dell'1-0; suo anche il fallaccio da cui scaturisce l'1-2. Soldatino.
Magi 6+: incaricato di inventare per le punte e di far male con le sue discese, riesce ad accendersi solo ad intermittenza. Dimostra di non riuscire ancora a connettersi al meglio con i compagni all'interno del nuovo schema, ma è comunque più incisivo e continuo rispetto alle uscite precedenti. Sfiora il gol con un gran tiro, trovando davanti a sé una grande parata del portiere. Classico.
Sanna 6+: generosissimo, corre molto e non si risparmia in difesa quando gioca esterno (splendido un suo recupero nella ripresa), ma come punta incide poco. Non fa il movimento concordato in settimana e si ritrova spesso spalle alla porta, cosa che gli impedisce di andare al tiro da buona posizione. Ci prova da lontano, senza fortuna. Spuntato.
Frassi 6: denuncia ancora una vota dei problemi col pallone a rimbalzo controllato e, più in generale, sembra ancora poco a suo agio nel campo di calcio a 5. Controllo e difesa del pallone sono ottimali, quando però deve passare o tirare non riesce a trovare la misura e risulta poco efficace. Si mangia un gol clamoroso davanti al portiere strozzando troppo la conclusione. Spaesato.

Nesi 6: mette bene in campo la squadra e, nonostante l'unico cambio a disposizione, gestisce bene le rotazioni. Chiama i timeout al momento giusto e fa tutto ciò che è in suo potere per vincere il match, trovando però la quarta sconfitta su quattro partite in campionato. Riuscirà a mangiare il panettone? Delneri.

martedì 13 novembre 2012

3a giornata: Jerry C5 8-1 Sagres F.C. (Pagliuca).

Cosa dire di una sconfitta di queste proporzioni? Niente, o quasi. Semplicemente ieri la squadra non è scesa in campo; facile che sia rimasta negli spogliatoi con le nuove maglie (stilosissime), ma di certo con la testa era ovunque tranne che sul terreno di gioco. Che non fosse giornata si è capito subito dopo il gol dell'1-0 degli avversari, arrivato dopo un minuto o poco più: facce tristi, espressioni abbattute e un sensazione di sfiducia che ha reso la sconfitta inevitabile. La cosa peggiore non è tanto il punteggio finale, comunque vergognoso, ma è il modo in cui i portoghesi hanno perso. Senza lottare. Senz'anima. Senza carattere, senza grinta, senza palle. Hanno perso e non hanno fatto nulla per evitarlo, ma si sono lasciati trascinare dagli eventi come se reagire fosse impossibile. Forse sarebbe bastato un gol per rientrare mentalmente in partita, e sul 2-0 un paio di occasioni ci sono state (clamorosa una di Barzagli), tuttavia è troppo poco per chiedere la grazia. La partita è finita col 4-0 che ha suggellato il primo tempo, e nella ripresa in pratica si è assistito ad un allenamento tra due formazioni che sembravano divise da diverse categorie, come la partitella del mercoledì tra una squadra di A e una di dilettanti. Una vergogna e, senza dubbio, il punto più basso raggiunto dalla squadra negli ultimi anni. Almeno adesso tutti hanno ben chiaro che più giù di così non si può andare: bisogna farsi forza e risalire. E visto che ogni squadra nasce e si sviluppa a partire dalla difesa, bisognerà subito tornare a difendere con intelligenza e compattezza, evitando di lasciare le voragini che fanno diventare inarrestabile qualunque giocatore discreto. Abbiamo una settimana per riflettere sullo scempio di ieri e per evitare che gli errori (o meglio, orrori) visti alla Cartaia si ripetano in futuro. Non siamo scarsi e dobbiamo dimostrarlo a partire da martedì prossimo. Basta una vittoria per riprendere convinzione e tornare gli ossi duri che siamo sempre stati. Dai leoni!

Le pagelle.

Un 4 politico a tutti e via andare.

Nesi 6 di solidarietà: davanti allo spettacolo orripilante che si ritrova davanti riesce a non vomitare e a non bestemmiare eccessivamente, una cosa da record. Prova in ogni modo a cambiare l'inerzia della gara e a svegliare i suoi giocatori, ma l'impresa sarebbe stata impossibile anche per Mourinho. I racconti della curva laniera a fine partita sono l'unico momento decente di una serata altrimenti oscena. Diffidato.

giovedì 8 novembre 2012

2a giornata: Sagres F.C. 0-1 A.S. Timec.

La strada per la vittoria, come ogni sportivo sa bene, non è facile da percorrere; è piena di buche, di insidie e di pericoli nascosti, ma è solo affrontando le difficoltà che una squadra può arrivare ad ottenere dei risultati positivi. La sconfitta del Sagres contro il Timec, la seconda consecutiva dopo quella alla prima giornata, deve essere vista in quest'ottica: non un'occasione persa, piuttosto un'opportunità per maturare, capire gli errori e proseguire lungo il cammino intrapreso quest'anno. Il passo avanti è stato netto: se una settimana fa i portoghesi, pur perdendo all'ultimo minuto, non avevano giocato bene, stavolta hanno disputato una partita brillante, tenendo bene il campo contro avversari allenati e abituati da tempo a giocare insieme e mostrando che il nuovo corso di mister Nesi è figlio di un'intuizione tattica davvero azzeccata.
Zupo e Pagliuca sono out per infortunio, ma col ritorno di Barzagli e la presenza di Ballini (nonostante l'ora tarda) la panchina dei rossobianchi è comunque ben fornita. In campo vanno Chiani, Molinelli, Barzagli, Magi e Frassi, schierati da Nesi con il rombo provato una sola volta in allenamento, e fin dall'inizio è chiaro che il 3-1 (o meglio, l'1-2-1) con cui il Sagres occupa il terreno di gioco è più funzionale alle caratteristiche dei giocatori rispetto al vecchio 2-2, nonché maggiormente efficace contro squadre che giocano in modo speculare. La partita è perciò subito equilibrata, con i portoghesi a fare possesso palla aspettando che si apra il varco giusto e il Timec che si difende con ordine e prova a pungere in contropiede; le occasioni però latitano da ambo le parti, tolte due ripartenze avversarie nate da calci d'angolo battuti male (un classico). Dopo 5 minuti l'episodio che segna il match: un tiro senza pretese di un giocatore del Timec picchia sulla spalla di Magi e spiazza l'incolpevole Chiani, peraltro già pronto a parare senza problemi un pallone che, prima del tocco del numero 10, sembrava facile facile. È il gol che decide tutto e che i rossobianchi non riusciranno più a rimontare. I cambi di Nesi ravvivano il Sagres, che sfiora la rete con Ballini e Sanna, mentre Chiani è impeccabile nel chiudere la porta alle conclusioni avversarie. Nell'ultimo minuto il punteggio rischia di cambiare due volte: prima Barzagli mette fuori da posizione defilata una respinta del portiere su tiro di Ballini, quindi il Timec va al tiro ravvicinato sfruttando un buco di Molinelli e Chiani deve compiere un miracolo di puro istinto per salvare la sua porta. Nella ripresa i portoghesi vengono irretiti dal buon palleggio degli avversari, che tengono di più il pallone per evitare di subire azioni pericolose. Ci sono comunque occasioni da rete per tutte e due le squadre, in particolare i rossobianchi sfiorano il pari con una punizione di Cammelli e una combinazione Magi-Sanna sventata dal portiere, che in uscita kamikaze anticipa di un soffio il capitano. Nel finale il Sagres si butta avanti alla disperata, rischia di incassare il 2-0 in contropiede ma va anche vicinissimo al pari: all'ultimo secondo Ballini batte una punizione dal limite, la palla respinta arriva a Sanna che tenta il tocco vincente ma trova ancora una volta la risposta del portiere.
Al fischio finale si materializza così la seconda sconfitta in due partite per gli uomini di Nesi, tuttavia i segnali positivi ci sono stati e fanno sì che, risultato a parte, la prestazione non vada assolutamente sottostimata. Adesso servono i punti, ma c'è la convinzione che con il nuovo sistema di gioco la squadra potrà togliersi le sue soddisfazioni.

Le pagelle (voti del mister).

Chiani 7,5: seconda partita e altra ottima prestazione per il nuovo portiere del Sagres, bravissimo a limitare il passivo ad una rete tenendo così la squadra incollata agli avversari. Il Timec non lo bombarda, ma lui è sempre presente quando viene chiamato in causa e si mette in luce con alcune parate eccellenti su azioni di contropiede. Non può nulla sull'autogol di Magi. Beffato.
Molinelli 6,5: all'inizio stenta un po' a calarsi nella parte dell'ultimo uomo nel rombo, ruolo nel quale non giocava da alcune ere geologiche. Sale troppo spesso e lascia qualche buco pericolosissimo, poi però si adatta alla nuova situazione e mostra una discreta scioltezza sia in chiusura che in impostazione. Da applausi un intervento acrobatico con cui sventa una verticalizzazione letale degli avversari. Shaolin.
Cammelli 6,5: anche lui non ha grande dimestichezza con i compiti richiestigli come vertice basso e all'inizio mostra qualche incertezza, riuscendo comunque sempre a salvarsi grazie all'esperienza. Abituato a giocare con un compagno al fianco, all'inizio è disorientato e tende a cercare l'anticipo sulla linea di metà campo, ma con lo scorrere dei minuti acquisisce sicurezza e riesce a disimpegnarsi efficacemente. In impostazione può fare di più, ma non è una novità. Ruvido.
Barzagli 7: alla prima presenza dopo l'operazione agli occhi, il numero 1+8 convince tutti grazie a una prestazione di sostanza sia in attacco che in fase difensiva. Come laterale offre buona corsa, tempismo nelle chiusure e capacità d'inserimento, tanto da risultare subito tra i migliori (forse anche grazie alle ritrovate diottrie). Sbaglia un gol abbastanza clamoroso nel primo tempo, peccato che non esista un intervento per rimettere a posto i piedi. Ortopedia.
Sanna 6,5: gioca più lontano del solito dalla porta, in posizione di laterale sinistro, e come nella partita d'esordio si segnala per lo spirito di sacrificio e il grande impegno che mette in campo. Molto diligente in fase di ripiegamento, non ha a disposizione palloni clamorosi per andare al tiro e deve arrangiarsi con qualche conclusione dal limite che scalda le mani al portiere. All'ultimo secondo avrebbe la palla dell'1-1 sul destro, ma la sfera gli resta troppo sotto e il tiro seguente è troppo debole per insaccarsi. Sfiga.
Magi 7: anche lui gioca in posizione laterale e come i compagni non difetta di polmoni, ai quali aggiunge il solito fosforo e la consueta precisione in fase d'impostazione. Forse si preoccupa troppo di difendere e per questo incide meno di quanto potrebbe nella metà campo avversaria, ma alcuni palloni che serve (in particolare uno per Sanna) sono da applausi. Sfortunato sull'autogol, che lo conferma specialista del ramo. Niccolai.
Frassi 6,5: gioca come boa e quando riceve palla spalle alla porta raramente la perde, riuscendo a difenderla di fisico e di tecnica per poi smistarla con profitto. Ancora non brillantissimo fisicamente, tira poco e forse difetta della lucidità necessaria per servire di prima i compagni, cosa che permetterebbe loro di godere di spazi maggiori, ma sono dettagli nel contesto di una prova positiva. Deve ancora abituarsi al pallone a rimbalzo controllato, come dimostrano un paio di "pielle" che partono dal suo piede. Disorientato.
Ballini 6,5: anche lui occupa la posizione di vertice altro, offrendo però un'interpretazione assai diversa del ruolo. Molto verticale, appena riesce a liberarsi del mercatore tenta il tiro e sfiora anche il gol in più occasioni, tuttavia non disdegna il passaggio verso l'uomo libero pur mancando un po' di precisione. Bersagliato dai falli, si segnala per fare sempre molta scena quando viene colpito. Oscar.

Nesi 7 (voto mio): lo schema testato una sola volta in allenamento arriva alla prova pratica e si dimostra efficiente oltre ogni più rosea previsione, confermando dunque di essere basato su osservazioni ed esperienze concrete del mister. In panchina si fa sentire e guida i suoi giocatori con grinta e carattere, cosa non banale se si pensa che anche lui è appena arrivato. Unico appunto per la mancata consultazione dell'orologio che gli fa ritardare fatalmente la chiamata del pressing. Sector.