giovedì 24 gennaio 2013

11a giornata: A.S.D. Olimpia Tavola 2-0 Sagres F.C.

Un Sagres sprecone all'inverosimile si fa beffare nel finale e perde un'occasione importante per avvicinare il sesto posto, l'ultimo utile della zona playoff (nuovo obiettivo stagionale). Di fronte ad un avversario abbordabile e fisicamente non al top, i portoghesi purtroppo sono tornati a commettere gli stessi errori sotto porta di inizio campionato e hanno pagato a caro prezzo le troppe occasioni fallite, facendosi superare per due volte negli ultimi 5 minuti. Un vero peccato, speriamo almeno che la lezione serva per evitare di ricascarci ancora in futuro.
Senza Molinelli e Ballini, alle prese entrambi con i postumi dell'influenza, Nesi inizia il match con Chiani, Cammelli, Magi, Pagliuca e Sanna, mentre Zupo, Barzagli e Frassi si accomodano in panchina. L'inizio dei bianco-rossoverdi è veemente, prologo ideale per un primo tempo letteralmente dominato; il gioco scorre fluido e le occasioni non si fanno attendere, ma fin dalle prime battute si nota quella scarsa freddezza nella finalizzazione che poi verrà pagata carissima. Che non sia una serata fortunata si capisce anche con l'infortunio di Magi dopo 5 minuti scarsi: il numero 10 si prende un calcione involontario nel tallone, è costretto ad uscire e rientrerà solo poco prima del termine della partita. La tegola piovuta in testa al Sagres potrebbe essere subito dimenticata con un gol, ma prima è la traversa a dire no a Pagliuca, quindi sono lo stesso numero 22 e Sanna a sbagliare un totale di quattro occasioni più che nitide in situazione di due contro uno o uno contro uno col portiere del Tavola, che incredibilmente riesce sempre a uscire vincitore dal confronto con i due attaccanti tascabili. Gli avversari dei portoghesi, graziati, prendono confidenza e nel finale si fanno pericolosi a loro volta, trovando però le risposte puntuali di Chiani e della difesa. Il secondo tempo vede un calo notevole del gioco bianco-rossoverde: la manovra diventa prevedibile e poco ficcante, e in avanti ci si affida alle soluzioni da fuori (Zupo in particolare va vicinissimo al gol) e nulla più. Quando sembra che la partita si avvii a terminare con un clamoroso (per il calcio a 5) zero a zero, un errore di posizionamento su un calcio di punizione permette al numero 10 avversario di mettere in mezzo un pallone che viene spinto facilmente in rete da un compagno. A questo punto il Sagres si gioca il tutto per tutto con il pressing alto e rischia enormemente in contropiede, subisce un rigore dubbio che Chiani sventa ma finisce comunque per incassare il 2-0 a causa di un pallone perso da Magi, eroicamente rientrato per dare una mano senza però la condizione per poterlo fare.
Termina dunque con la prima sconfitta dei portoghesi nel 2013 una partita che, sulla carta, era molto più fattibile di tante altre. I tre punti avrebbero permesso ai bianco-rossoverdi di rifarsi sotto nelle zone di metà classifica, mentre il risultato li confina in una zona ancora troppo bassa per coltivare sogni di gloria. Ora sotto con gli ultimi due impegni del girone di andata, da vincere assolutamente per scalare qualche posizione.

Le pagelle.

Chiani 7: incolpevole sui due gol subiti, chiude la saracinesca e fino a pochi minuti dalla fine non fa passare neanche uno spillo. Reattivo e anche fortunato in un paio di rimpalli, si inchina solo a causa di due errori dei compagni a cui non può rimediare. Si vede fischiare contro un rigore che non c'era, ma non si abbatte e lo neutralizza da fuoriclasse. Gatto.
Cammelli 6-: un po' freddo nella prima parte di gara, si fa saltare con più facilità del solito, anche se riesce sempre a rimediare con la consueta esperienza. Fa venire i brividi alla panchina con il suo temporeggiare in attesa dei tiri avversari, ma alla fine ha ragione lui visto che respinge tutto. Dimenticato dal mister nella ripresa, gioca pochissimo tuttavia non fa polemica. Esempio.
Barzagli 6,5: disputa tutto il match come centrale e compie il suo dovere come meglio non potrebbe. Solido e reattivo, è un muro invalicabile per le punte del Tavola e respinge tutto ciò che transita dalle sue parti senza badare troppo alla forma. Prova anche un paio di sortite in avanti per sbloccare il punteggio, ma non gli si può sempre chiedere di cantare e portare la croce. Tuttofare.
Zupo 6: bene nel primo tempo, nel quale tiene la posizione e dialoga proficuamente con i compagni, perde un po' d'intensità nella ripresa. Ha ancora la tendenza d abbandonare la sua zona di competenza per accentrarsi, cosa che talvolta lascia la difesa scoperta dal suo lato. Meglio al tiro che in fase d'impostazione, sfiora la rete con un paio di sassate che avrebbero meritato maggior fortuna. Scud.
Magi s.v. (7 per il cuore): si fa male subito e, infortunato, rientra solo per l'infruttuoso forcing finale.
Pagliuca 6,5: gli manca solo il gol, per il resto mette sul piatto una grandissima prestazione. Corre per due, copre in difesa ed è sempre propositivo davanti, anche se, come detto, non riesce a trovare la misura nell'ultimo passaggio e nel tiro. Da un suo errore di posizionamento nasce il buco sfruttato dagli avversari per costruire l'azione del primo gol. Sorpreso.
Sanna 6,5: stavolta non riesce ad andare a segno, anzi, è lui a sbagliare le palle più nitide dell'incontro. Peccato, perché tolti gli errori a tu per tu col portiere è autore di una prova gagliarda, buona sia in fase di contenimento che dal punto di vista del dialogo con i compagni. La gazzarra che crea nel finale è inutile e fa solo passare del tempo prezioso, se lo ricordi la prossima volta. Attaccabrighe.
Frassi 6-: al rientro dopo diverse settimane di assenza non può essere al top, e in effetti fatica parecchio dal punto di vista fisico. Spalle alla porta mette giù un'infinità di palloni ma non riesce a gestirli, ancora troppo abituato al gioco di sponda da calcio a 11. Buono un assist per Sanna, meno la quasi totale assenza di conclusioni verso lo specchio altrui. Spuntato.

Nesi 6: come la sua squadra, alterna un primo tempo autorevole ad una ripresa confusionaria e un po' pasticciata. Si dimentica Cammelli in panchina, si scorda del timeout e, pur vedendo cose che non gli piacciono, non riesce a trovare i giusti correttivi per alzare il livello del gioco. Meglio negli spogliatoi, quando parte alla caccia del bimbominkia e viene fermato da un provvidenziale Barzagli. Manesco.

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