Si può perdere per 1-0 una partita di calcetto, sport nel quale i gol (soprattutto a livello amatoriale) abbondano? Chiunque risponderebbe che è molto difficile, per non dire impossibile, ma il Sagres ha dimostrato sì, si può fare e non solo una volta. Dopo la sconfitta all'andata col Timec, infatti, contro i Galli è arrivato il secondo 1-0 a sfavore della stagione, risultato che lascia a dir poco l'amaro in bocca ai portoghesi, sia per le modalità con cui è maturato che per le ripercussioni sulla rincorsa al sesto posto.
Con Ballini, Cammelli, Frassi e Zupo out, mister Nesi opta inizialmente per la vecchia guarda, schierando Molinelli, Barzagli, Magi e Sanna insieme a Chiani e lasciando in panchina il solo Pagliuca. Fin dalle prime battute la partita è molto equilibrata e dominata dalle difese: in avanti gli spazi sono pochi da ambo le parti e i duelli individuali vedono uscire vincitori quasi sempre i difensori. In un contesto del genere appare subito chiaro che il minimo errore può diventare decisivo, e purtroppo a commetterne di più sono i bianco-rossoverdi: prima in attacco, con Sanna che sbaglia davanti al portiere, Magi che fallisce un comodo passaggio e ancora Sanna, impreciso nell'assist a Pagliuca in situazione di 3 contro 1, e quindi in fase difensiva. Da un errato raddoppio nasce infatti l'azione che porta all'unico gol del match, segnato dal centrale avversario grazie al buco che si apre nella retroguardia del Sagres e che Molinelli non riesce a chiudere. Prima dell'intervallo i portoghesi hanno ancora un'opportunità con Sanna, che però anche stavolta si fa ipnotizzare dal portiere, bravo a disinnescare in due tempi il tentativo di pallonetto del capitano. Nella ripresa i Galli lasciano il possesso palla ai bianco-rossoverdi, pressano alto e impediscono alla manovra degli uomini di Nesi di svilupparsi come dovrebbe, rendendosi peraltro molto pericolosi in contropiede. In conseguenza di ciò le occasioni da gol per il Sagres latitano, tolte un paio di conclusioni dalla media distanza di Pagliuca, mentre Chiani deve fare gli straordinari per evitare la seconda rete avversaria. A un paio di minuti dalla fine i portoghesi si lanciano in avanti con la forza della disperazione: Magi sfiora il palo con un diagonale rasoterra a portiere battuto e subito dopo Barzagli, lanciato in area con un campanile, viene toccato sul piede d'appoggio al momento del tiro, ma l'arbitro fa finta di nulla. Nesi chiama timeout 45 secondi prima del fischio finale e spedisce Molinelli e Barzagli in area per creare confusione; la mossa del mister rischia di portare subito frutti, perché è proprio Molinelli a sfiorare il pari con un tocco d'esterno dopo una mischia che finisce alto sulla traversa. Sembra finita, tuttavia sull'ultima palla dell'incontro i bianco-rossoverdi vanno a un passo dall'1-1: lancio di Sanna, lo stop sbagliato di Molinelli diventa un assist al bacio per Barzagli che, trovatosi solo davanti al portiere più o meno al limite dell'area, viene steso da un difensore. Il calcio di punizione (da posizione più che interessante) è solare, l'arbitro però non è di questo parere e lascia correre, fischiando la fine dopo pochi istanti.
Le proteste nel dopo gara di Nesi e di mezza squadra sono servite a poco, visto che a portarsi a casa i tre punti sono stati i Galli. Ancora una volta il Sagres ha pagato la bassissima effettività sotto porta, ed è quasi superfluo notare come, con un attacco più produttivo, ora la squadra potrebbe essere molto più avanti in classifica. Per continuare a lottare per i playoff bisognerà cominciare a vincere contro le squadre della metà alta, cosa fin qui riuscita solo in rari casi, anche se il prossimo impegno contro il Timec sarà quasi proibitivo.
Le pagelle.
Chiani 7: incolpevole sul gol avversario, tra i pali è rattivo ed è molto efficace nei suoi interventi. Più sollecitato nel secondo tempo che nel primo, è fondamentale nel mantenere in partita la sua squadra con parante decisive e di ottima qualità. Si fa anche sentire più del solito con i compagni, ai quali dà indicazioni e carica con grande frequenza. Urlatore.
Molinelli 6,5: unico centrale di ruolo a disposizione del mister, gioca parecchio e lo fa con discreti risultati. Bravo nell'uno contro uno e, per una volta, anche in anticipo, sbaglia qualcosa ma riesce sempre a rimediare, anche se fa arrabbiare Nesi salendo un po' troppo. Sfiora l'impresa nel finale con un gol mancato di poco e un assist involontario a Barzagli. Arrembaggio.
Barzagli 7: come sempre tra i più diligenti, gioca con uguale efficacia sulla fascia o come difensore centrale, risultando essenziale per la fase difensiva della squadra. Ligio alle proprie consegne, è l'unico a non venire mai ripreso da un mister sempre più nervoso. Negli ultimi due minuti di partita si guadagnerebbe un rigore e una punizione dal limite che però l'arbitro non fischia. Ignorato.
Magi 7: al rientro vero e proprio dopo lo stop, nonostante i perduranti problemi fisici è l'unico a provare a imbastire il gioco. Sbaglia qualcosa nell'ultimo passaggio, in particolare un assist a Sanna che lo avrebbe mandato in porta, ma si fa perdonare con una grande prestazione in fase di contenimento. Palesa la solita sfortuna quando va al tiro, ma non è una novità. Perseguitato.
Pagliuca 6,5: come sempre corre molto e gioca totalmente a servizio dei compagni, forse anche quando dovrebbe provare la soluzione personale. In collaborazione con Sanna apre il buco che dà origine al gol avversario, mostrando qualche pecca quando deve difendere. Potrebbe rimediare siglando il gol del pari, ma spreca una comoda occasione tirando sul portiere. Centralone.
Sanna 6,5: non fa mancare il suo apporto di generosità e corsa, tuttavia non è il finalizzatore implacabile che dovrebbe essere. Spreca due palloni al bacio solo davanti al portiere, sbaglia un facile passaggio in contropiede e non è lucido come in altre occasioni. Non si capisce con Pagliuca nell'avvio dell'azione dell'1-0, un peccato visto come andrà a finire. Incomprensione.
Nesi 6,5: le scelte sono quasi obbligate ma lui gestisce bene le rotazioni, inventandosi anche la mossa del doppio centravanti nel finale che rischia di far saltare il banco. Si fa sentire dalla panchina con le sue indicazioni e prova in tutti i modi a motivare i suoi, arrendendosi solo di fronte alla sfortuna (voto 10 a lei). Nonostante il dente del giudizio sbraita come un pazzo, cosa davvero notevole. Operato.
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